LE FAGLIE DI CASALE RICCI

REPORTAGE POST SISMA OTTOBRE 2016
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Girovagando su immagini satellitari attuali e vecchie dei Monti Sibillini mi sono imbattuto nella zona di Casale Ricci, sulle basse pendici Sud del Monte Castel Manardo, nella Valle dell’Ambro, ed avevo osservato delle spaccature del terreno, provocate dal sisma del 2016, visibili infatti nelle immagini successive a tale periodo. Il 14 novembre 2020, giusto il giorno prima del nuovo blocco per Covid19, mi sono recato nella zona per osservare gli effetti del terremoto in quanto erano diversi anni che non raggiungevo più la zona.

Sono partito dalla Pintura di Bolognola ed ho percorso la strada che raggiunge prima il Monte Berro poi il Casale Grascette situato nei pressi del Monte Amandola quindi, per prati per fare prima, sono sceso fino al Casale Ricci ed ho girovagato intorno ad esso fino a raggiungere la sommità di un panoramico torrione posto sopra Fonte Feletta e quindi sono risalito alla Forcella Bassete per ridiscendere alla strada Rifugio Fargno-Pintura di Bolognola compiendo tutto il giro del Monte Castel Manardo , di seguito le immagini della giornata.

Durante l’escursione ho trovato un guinzaglio con tanto di catena di acciaio per cani di grossa taglia, una chiave con telecomando di una auto Wolkswagen e due mascherine chirurgiche , a dimostrazione dell’elevato numero di apprendisti escursionisti che si avventurano, talvolta imprudentemente, sulle montagne, in particolare in quest’ultimo anno.

Ho fatto un elenco di tutti gli oggetti che ho trovato solo in questi ultimi 5 anni in montagna:

n.1 slitta condominiale nel bosco del versante Est del Monte Sassotetto, trasportata fino alla stazione ecologica del paese omonimo. (foto allegata)

n. 3 berretti invernali + 4 tra berretti estivi e bandane

n.1 Piccozza !!!!

n.1 vite da ghiaccio autofilettante in titanio !!!

ben 11 moschettoni vari con rinvio o senza !!!! (in un giorno 5 contemporaneamente)

n.5 chiodi da roccia e n.3 dadi (a terra, non infissi in parete)

n.2 caschi di cui uno con diversi segni di urti ma senza testa del proprietario dentro!!!

n.1 Zaino completo di dotazione da donna con tanto di cellulare corroso con scheda illeggibile, giacche, guanti, cibo, borraccia, maglia di ricambio e accessori prettamente femminili.

una macchina fotografica compatta ormai inutilizzabile con custodia.

n.3 sci spaiati tutti al di fuori di campi da sci

n. 2 (coppia integra) di bastoncini telescopici

n.2 (coppia integra) bastoncini fissi da sci

n.2 giacche di pile

n.1 giacca invernale

n.1 paio di ghette da neve

magliette varie in diverse taglie

guanti vari spaiati e in coppia

n.2 borracce

n.2 occhiali da sole

una pila ricaricabile a manovella

n.2 coltellini multiuso

n.1 pentola a pressione completa di coperchio lungo il torrente a valle di Capotenna !!!!!

alcuni scarponi spaiati !!!! e un numero indefinito di suole o porzioni di esse.

Solo in un giorno a Pizzo Regina ho trovato una maglietta, una pila ricaricabile, un coltello multiuso e un berretto.

Posso aprire un negozio di articoli da montagna usati !!!

1- Le faglie presenti intorno al Casale Ricci, visibile in alto a destra.
2- Immagine satellitare della zona prima del terremoto (2013), confrontate le frecce con l’immagine n.3
3- Immagine satellitare della zona dopo il terremoto (2018), in corrispondenza delle frecce sono visibili i crepacci che si sono aperti nel terreno e le frane staccate dalle paretine rocciose.
4 – 5- Uno dei più grossi crepacci che si sono aperti nel terreno intorno a Casale Ricci, ci entra una persona.
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6- Antiche faglie prodotte probabilmente da terremoti storici.
7- La frattura cosismica più impressionante, non sono riuscito a vederne il fondo !!!
8- La frattura è lunga una trentina di metri.
9- La parte iniziale più larga ma meno profonda
10- La parte centrale stretta ma profondissima, ho cercato di illuminarne il fondo con una torcia ma non ho visto la fine.
11- L’abbassamento del terreno nella zona è visibile alla base delle paretine rocciose presenti, mediante la fascia di rocce più bianche in quanto protette dal terreno.
12- Particolare della foto n.11 dove si nota l’abbassamento del livello del terreno di circa 50 centimetri.
13- Le varie fratture presenti nella zona, alcune avranno millenni, altre solo quattro anni..
14- Una netta separazione delle rocce probabilmente a seguito di successioni di terremoti storici.
14- Un Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) nei pressi delle pareti rocciose franate dopo il terremoto del 2016.
15- Particolare delle rocce della zona, i Calcari diasprigni dove si notano le lenti di selce.
16- Nelle rocce sono anche presenti fossili di conchiglie.
17- Vista la stagione con temperature al di sopra della norma due bellissime piante di Alyssoides utriculata dai fiori gialli (sinistra) e Arabis alpina dai fiori bianchi (destra) ancora in fiore.
18- Geranium purpureum anch’esso in piena fioritura.
19 – 20- Le pareti rocciose franate.
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21- Un Faggio è cresciuto all’interno di una frattura della roccia.
22- Bellissimo Ilex aquifolium (Agrifoglio) nei pressi del Casale Ricci.
23- Il bellissimo Casale Ricci perfettamente custodito, grazie a Mauro e Betta.
24- Unico neo negativo, il fontanile del Casale non porta più acqua.
25- Il Pizzo Regina ed il Pizzo Berro parzialmente coperti di nebbia.
26- Altre fratture nel terreno nelle vicinanze del Casale, questa è anche pericolosa perché l’erba alta nella vallecola iniziale la ricopre parzialmente
27- I torrioni rocciosi sopra a Fonte Feletta che dominano la zona.
28- Larici da rimboschimento (non autoctoni) in versione autunnale.
29- Il sentiero che da Fonte Feletta sale fino al Casale Ricci e Casale Bassete visto in verticale dai torrioni sovrastanti.
30- veduta aerea del sottostante bosco in versione autunnale.
31 – 32-Sopra al torrione più alto caratterizzato da un profondo solco che lo distacca dal pendio che scende da Casale Ricci.
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33- La sommità del torrione da cui ho scattato le foto n.28-32
34-Il Pizzo e la cresta che sale verso il Pizzo Regina con il bosco della zona di Prato Porfidia.
35- La zona delle Roccacce con le alte pareti rocciose che formano l’infernaccetto dell’Ambro.
36- Veduta del pianoro di Casale Ricci dal torrione della foto n.33
36- Le Roccacce viste dalla strada che sale verso Casale Bassete, a sinistra il torrione della foto n.33.
37- Altri larici in versione autunnale, sono le uniche conifere che perdono gli aghi in autunno.
38- Il Casale Ricci e lo scoglio panoramico visti dalla strada che sale verso il Casale Bassete.
39- Salendo verso la Forcella Bassete con il Monte Acuto ed il Pizzo Tre Vescovi immersi nella nebbia.
40- La “slitta condominiale” trovata ad agosto nel versante Est del Monte Sassotetto, alle spalle il Monte Valvasseto.
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