DIRETTA SUD ALLA CIMA DEL LAGO

NUOVI ITINERARI dal 2014 ad oggi
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Il 22 Settembre 2025 ho effettuato la salita diretta dalla strada Castelluccio – Forca di Presta alla Cima del Lago costeggiando la sponda sinistra orografica della Valle Santa, nel versante Ovest della montagna.

Salita intuitiva, senza tracciato e non riportata nella bibliografia dei Monti Sibillini, rappresenta sicuramente una bella prova di allenamento per i suoi circa 1000 metri di dislivello da salire in neppure 2000 metri di sviluppo sul terreno, fattibile in non meno di 2,30 ore di tempo in sola salita e soprattutto per la ripidità dei pendii da risalire, che in alcuni tratti, toccano i 45 gradi di pendenza.

ACCESSO: Da Castelluccio si percorre la strada Provinciale n.477 per il Piano Grande quindi si devia per Forca di Presta. Dopo circa 4,5 chilometri dal paese si parcheggia di fianco alla strada nella sinuosa curva situata alla base della Valle Santa.

DESCRIZIONE: Dalla strada (1410 m.) si sale direttamente in direzione della Cima del Lago, senza tracciato, per una cresta erbosa in lieve salita, in direzione di alcuni pini isolati ben visibili, dopo circa 300 metri dall’auto il pendio impenna notevolmente.

Si prosegue sempre in verticale ancora per circa 300 metri di metri di dislivello raggiungendo i pini isolati, nati spontaneamente senza che vicino ci siano rimboschimenti, si è già in vista dell’enorme Scoglio dell’Aquila mentre l’auto si fa sempre più piccola.

Superati i pini si prosegue ancora su terreno ghiaioso ripido per altri 100 metri di dislivello dopodiché il pendio si addolcisce un po’, scompare, nascosta dal pendio, l’auto lasciata nella strada.

Inizia quindi un lungo tratto erboso dove si prosegue sempre in linea retta verso la Cima del Lago ancora per altri circa 300 metri di dislivello fino a raggiungere una lunga fascia ghiaiosa sotto al cosiddetto Cordone del Vettore (faglia del terremoto del 2016 il cui abbassamento plurimetrico è ben visibile dalla linea continua più chiara alla base delle rocce).

Qui si torna a rivedere l’auto, anche se quasi invisibile, lasciata nella strada, ormai a più di 700 metri sotto ai piedi.

Sulla verticale della Cima del Lago si apre un canale non molto incassato che si raggiunge innalzandosi su un corridoio erboso sottostante che permette di salire in modo più agevole il vasto ghiaione situato alla base della faglia del terremoto, in questo punto ben visibile.

Terminata la fascia erbosa nel ghiaione si supera con attenzione la faglia del terremoto cotituita da rocce rotte e crollate, qui alta circa 1,5 metri, si risalgono successivamente alcune ripide roccette per poi proseguire su pendio rupestre sempre molto ripido, a destra di alcuni pilastri rocciosi, per oltre 200 metri di dislivello fino alla cima, in questo tratto è utile una piccozza.

Il dislivello totale è di poco inferiore ai 1000 metri.

DISCESA: Dalla Cima del Lago si può scendere nel canale sinistro (in discesa) dello Scoglio dell’Aquila, facendo attenzione a delle roccette finale, in corrispondenza del Cordone del Vettore per poi ridiscendere il pendio fatto in salita.

Oppure proseguire per la Punta di Prato Pulito quindi scendere al Rifugio Zilioli per prendere il sentiero normale di discesa.

Giunti alla Croce di Zilioli, alla base del Monte Vettoretto, si può ridiscendere agevolmente seguendo l’itinerario già descritto in questo blog : VARIANTE AL MONTE VETTORE per la cresta destra della Valle Santa.

I CERCHI SUL TERRENO DEL RIFUGIO DEGLI ALPINI DI FORCA DI PRESTA

Al ritorno mi sono voluto togliere una curiosità di cui alcuni amici mi avevano chiesto tempo fa e cioè la presenza di strani segni disposti in cerchi concentrici intorno al Rifugio degli Alpini di Forca di Presta, visibili solo dall’alto, e anche da satellite.

Mi sono recato al rifugio ed ho osservato, con fatica, la presenza di piccole buche ormai quasi richiuse sul terreno dove intorno sono disposte in cerchio delle pietre forse asportate durante la realizzazione delle buche stesse. Tali buche sono disposte in cerchi concentrici ma non si riesce ad osservarli dal terreno.

Intorno sono presenti anche delle vecchie palizzate di legno e filo spinato, ormai in gran parte cadute, non ho documentazione di tali manufatti sul terreno e non ho trovato nessuno che mi abbia dato una spiegazione ma sono tenuto a pensare che sia stato un tentativo di rimboschimento andato a male, dove le piante piantumate non sono cresciute ma sono rimaste le buche sul terreno visibili sono dall’alto.

Di seguito le immagini in successione della salita.

1- L’intera visione del pendio di risalita dalla strada Castelluccio-Forca di Presta fino alla Cima del Lago.
2- Il pendio con i pini isolati, in alto e ancora piccolissimo, lo Scoglio dell’Aquila.
3- A metà pendio, nella curva a sinistra, la mia auto già appena visibile.
4- Uno dei pini da superare., il pendio in questa zona tocca i 45 gradi di pendenza.
5- Lo Scoglio dell’Aquila si fa più vicino.
6- Si superano gli ultimi pini, a destra iniziano ad emergere i Monti della Laga.
7- La strada sempre più lontana.
8- Il ripido pendio ghiaioso è ormai terminato
9- Inizia un lungo tratto erboso ma meno ripido, in alto si nota la fascia ghiaiosa sotto al Cordone del Vettore che bisogna raggiungere.
10- Il Monte Vettoretto con il sentiero che conduce al Monte Vettore, sullo sfondo, i Monti della Laga ormai alti sull’orizzonte.
11 – 12- Raggiunta la fascia ghiaiosa riemerge l’auto, visibile meglio con uno zoom.
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13- La fascia ghiaiosa con il tratto erboso sotto al canale della Cima del Lago.
14- Lo Scoglio dell’Aquila sta diventando sempre più maestoso.
15- La fascia ghiaiosa e, a sinistra, il corridoio erboso da risalire. In alto la Cima del Lago.
16 – 17- Psalliota macrospora davvero notevoli.
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18- Castelluccio ormai molto più in basso.
19- Una scheggia della seconda guerra mondiale, vedi pagina 51 del mio libro IL FASCINO DEI MONTI SIBILLINI.
20- Il corridoio erboso che permette di salire più facilmente la fascia ghiaiosa sotto alla faglia del terremoto
21- Qui il pendio impenna di nuovo.
22 – 23- Lo Scoglio dell’Aquila, bellissimo calcare massiccio.
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24- Mi avvicino alla faglia per risalire il pendio sovrastante.
25- Le roccette sopra alla faglia che bisogna risalire con cautela.
26 – 27- La faglia del terremoto del 2016.
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28- L’auto è ormai invisibile nella curva più accentuata
29- Il pendio sotto allo Scoglio dell’Aquila con Castelluccio e il Monte Cardosa sullo sfondo.
30 – 32- Mi avvicino sempre di più alla faglia, una ferita continua nella montagna.
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33 – 34- Qui la faglia è alta circa 1,5 metri, più a sinistra, oltre lo Scoglio dell’Aquila, supera i due metri, vedi articolo ” MONTI SIBILLINI POST SISMA : NUOVE INCREDIBILI IMMAGINI : CORDONE DEL VETTORE – FAGLIA DEL TERREMOTO DEL 30 OTTOBRE 2016″.
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35- Il canale che costeggia lo Scoglio dell’Aquila può essere usato per la discesa, facendo attenzione alle roccette della base.
36 – 37- L’orribile distesa di mezzi agricoli, vecchi e nuovi, box di metallo cadenti, roulotte e quanto altro sparsi per il Piano Grande, alla base della collina di Castelluccio.
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I CERCHI CONCENTRICI DEL RIFUGIO DEGLI ALPINI DI FORCA DI PRESTA

38- Immagine satellitare della zona intorno al Rifugio degli Alpini di Forca di Presta, si notano dei segni chiari disposti in cerchi concentrici.
39- Il Massiccio del Monte Vettore visto dal Rifugio degli Alpini.
40- Zoom, da sinistra, sullo Scoglio dell’Aquila, Cima del Lago, Punta di Prato Pulito e Forca delle Ciaole, a destra il Monte Vettore.
41- Zoom sul Monte Vettore e sulla cresta fino alla Cima di Pretare con la Piramide e l’Aia della Regina.
42- La maestosa Piramide e la Cima di Pretare sovrastante.
43 – 46- nei quattro punti cardinali intorno al Rifugio degli Alpini sono presenti molte pietre distribuite in modo casuale, non si vedono strutture ordinate.
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46 – 48- Poi alcune buche presentano dei cerchi di pietre, anche se non perfettamente visibili.
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49- Tracce di staccionate in legno, forse il bordo di un possibile tentativo di rimboschimento andato a male, dove le piante piantumate non sono sopravvissute ma sono rimaste visibili le buche sul terreno.
50- Questo cerchio però mi sembra più recente.
51 – 52- Al ritorno ho beccato un lupo a pesca nella Troticoltura di Visso.
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51- Immagine della salita proposta.
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