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CASCATA DEL FOSSO DI SAN CHIODO Da Macchie di Vallinfante

Itinerario di bassa quota poco conosciuto, facile ed adatto a tutti, collega l’abitato di Macchie di Vallinfante nel Comune di Castelsantangelo sul Nera con quello di Frontignano nel Comune di Ussita, con deviazione per la risalita del Fosso di San Chiodo che termina in una alta e selvaggia parete rocciosa stillicidiosa ma senza portata idrica costante.

ACCESSO: Da Castelsantangelo sul Nera in auto si prosegue nella piazzetta del paese verso la frazione di Vallinfante – Sorgenti del Nera, raggiunto il piazzale delle sorgenti si prosegue per un altro chilometri circa per l’unica strada in direzione della frazione superiore, Macchie, dove si parcheggia all’ingresso di quello che rimane del paesino dopo il terremoto del 2016.

DESCRIZIONE: Dalla frazione di Macchie si entra nella via centrale che costeggia i ruderi rimasti, in direzione Ovest, al termine delle case è presente un prato con una fonte da cui parte un ampio tratturo delimitato a monte da vecchi muretti a secco.

Il tratturo entra quindi nel bosco, si trasforma più avanti in un comodo sentiero e dopo circa 1,3 chilometri (35 minuti), sempre in quota, giunge in un ampio canale molto inciso nella montagna, delimitato subito a valle da vecchi muri di contenimento in parte crollati. si è giunti nel Fosso di San Chiodo. Qui si effettua una deviazione poco conosciuta, si risale il fosso sul lato sinistro dapprima ampio poi sempre più stretto fino a raggiungere, in circa 10 minuti, la base delle alte pareti rocciose sovrastanti. Quindi il canale diventa una piccola forra dove si deve risalire una breve paretina rocciosa di 2 metri aiutandosi con degli arbusti, qui è consigliabile portarsi una corda per la discesa sfruttando alcuni alberi a monte, e si raggiunge la base della alta parete stillicidiosa nera, di oltre 30 metri, da cui gocciola un minimo flusso idrico. Attualmente, neppure a primavera, non vi è un continuo flusso idrico ma solo uno stillicidio anche se costante.

Costeggiando la base della parete destra orografica del Fosso fino al suo termine su ripidi prati quindi risalendo un ghiaione, si può raggiungere anche una piccola grotta.

Visitata la cascata del Fosso di San Chiodo si ridiscende il fosso fino al sentiero di raggiungimento e si prosegue a destra in direzione di Frontignano che si raggiunge con un’altra ora di cammino, superando il Fosso di Sant’Angelo quindi il Fosso delle Brecce a monte della frazione di Nocria costeggiando il margine inferiore dell’ampia pineta di Frontignano (versante Ovest) quindi uscendo presso la zona residenziale denominata “Sammerlano” di Frontignano.

RITORNO: Stesso itinerario oppure, per chi ha voglia di allungare di molto (almeno 3 ore), si può compiere un giro ad anello, continuando da Sammerlano la strada che conduce alla deviazione della sterrata per il Monte Cornaccione.

Presa la strada per il M.Cornaccione -Cristo delle Nevi-Passo Cattivo, dopo due tornanti in salita, al curvone nella pineta prima del parcheggio delle Saliere, si devia a destra per comodo sentiero pianeggiante nel bosco in direzione della Fonte del Lupo posta al margine della pineta (dove si intercetta anche il sentiero che scende dalla strada per Passo Cattivo sovrastante) da cui si scende per l’ampia vallata fino a Macchie per sentiero segnalato.

L’itinerario può essere effettuato anche partendo da Frontignano con discesa a Macchie sia da un senso che dall’altro.

1- Ciò che rimane della frazione di Macchie, a sinistra, in fondo alla via, parte l’itinerario proposto.
2- L’abitato di Macchie visto dall’inizio del tratturo
3- Il fontanile posto all’inizio del tratturo.
4- Gli antichi muretti a secco, ormai in parte crollati, posti a sostegno del pendio a monte del sentiero.
4- I campi di Vallinfante e le pendici di Monte Prata di fronte con il sentiero appena visibile che scende dal camping omonimo.
5- Il bellissimo bosco che si attraversa prima di giungere al Fosso di San Chiodo.
6- Anemone apennina nel bosco.
7 – 8- Il muretto di contenimento posto a valle del Fosso di San Chiodo anch’esso in parte crollato.
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9- La parete terminale del Fosso di San Chiodo con la cascata stillicidiosa nerastra.
10 – 11- Le alte pareti del lato destro orografico con tracce di conglomerati adese alla roccia.
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12- La base della cascata
13- Costeggiando la parete destra orografica su ripido pendio si può raggiungere una piccola grotta.
14- Risalita del ghiaione che conduce alla grotta con visione dell’intera parete terminale del Fosso di San Chiodo.
15 – 16- la Grotticella al termine della parete destra orografica.
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17- Un altro vecchio muretto di contenimento crollato al Fosso di Sant’Angelo
18- Tronco di un piccolo Pino scortecciato dai Cervi
19- Ritorno verso Macchie, partiti con il sole e ritornati sotto una leggera nevicata.
20 Edicola posta a valle di Macchie sul vecchio sentiero che sale al centro della vallata da Vallinfante.
21- Il tracciato proposto visto dalla cima del Monte Cardosa.
Pianta satellitare del percorso proposto.