MONTAGNA FUSCONI – COLLE TOSTO – MONTE VALLE SIRICA Da Piano Grande di Castelluccio.

Delle volte certe giornate ci regalano una alternanza di eventi e visioni particolari e sensazionali, in questa giornata ho iniziato con la visione delle ragnatele trasformate in meravigliose file di perle dalla rugiada del mattino al Piano Grande di Castelluccio.

Poi l’incredibile visione di una camminata aerea di un funambolo su un cavo sospeso a 300 metri di altezza e per una lunghezza di oltre un chilometro (vedi pianta satellitare foto n.69) tra il Monte Castello e la Costa Terre Nere Alte che poi ho saputo stava cercando di battere un record di shackline, tutto regolarmente autorizzato.

Per continuare poi con le prime immagini del foliage dell’autunno 2025.

E finire al tramonto con la visione del raro fenomeno atmosferico chiamato “Cani Solari”, tre piccoli arcobaleni,(formati da nubi composte da minuti cristalli di ghiaccio, i cirri) che accompagnano ai lati il sole.

Contemporaneamente ho effettuato una nuova, rapida (1,5 ore) e ripida salita (oltre 500 metri di dislivello) a delle cime pressoché sconosciute intorno al Piano Grande, la Montagna Fusconi, il Colle Tosto e il Monte Valle Sirica, situati tra il Monte Vetica e il Poggio di Croce, se anche questi non vi dicono niente allora ci allarghiamo ancora, sono le cime situate nel lungo crinale tra Monte Ventosola, nei pressi del Valico di Castelluccio, e il Monte Veletta, sopra al paese di Castelluccio.

Queste cime sono poco conosciute e poco frequentate e sono trascurate nella bibliografia dei Monti Sibillini, considerate un po’ di secondo piano proprio perché, anche se limitrofe, non sono direttamente collegate ad essi eppure regalano bellissimi panorami proprio su questa catena di monti.

La salita che propongo, come molte che ho descritto già da molti anni, non è segnata in cartografia e non presenta sentiero o traccia da seguire.

Attualmente, da qualche anno, la pratica di salire in montagna senza sentieri è chiamata “greppismo” per cui mi sento un precursore di questa pratica, con tutti gli itinerari che ho descritto da diversi anni nei Monti Sibillini, caratterizzati appunto dalla mancanza di sentieri da percorrere.

Da qualche anno è entrato nel linguaggio popolare anche il termine “HIKING” per indicare la pratica dell’escursionismo.

Un po’ di tempo fa, quando ancora non aveva mai sentito questo termine, incontrai alcuni ragazzi in montagna che mi chiesero appunto se praticavo “Hiking”, io, nella mia ignoranza, risposi che non praticavo Arti Marziali, mi guardarono strano e se ne andarono senza dirmi nulla.

E’ stato poi stato introdotto il termine ” SCRAMBLING” che si riferisce alla pratica di salire su itinerari accidentati e rocciosi che richiedono l’uso delle mani per la progressione ma non l’uso di tecniche alpinistiche come la progressione in cordata, anche in questo caso ho descritto diversi itinerari saliti con questa tecnica.

Sinceramente odio tutti questi anglicismi, parliamo la nostra lingua.

ITINERARIO PER : MONTAGNA FUSCONI – COLLE TOSTO – MONTE VALLE SIRICA

ACCESSO: Per effettuare la salita che propongo si raggiunge in auto il Piano Grande di Castelluccio quindi si prosegue la strada in direzione di Norcia fino alla fine della lunga diretta, si parcheggia in corrispondenza di uno slargo nella curva o, se preferite, un centinaio di metri prima, prima che la strada inizia a salire, alle falde del Monte Castello (351294,6 E – 4739564,4 N; 1285 m.). Vedi anche http://www.1000giornisibillini.it/2022/04/24/monte-castello-e-castellaccio-altre-cime-poco-conosciute-che-dominano-il-piano-grande/.

DESCRIZIONE: Dall’auto ci si dirige in direzione Nordovest nella parte minore di Piano Grande che forma la strada, ossia a destra andando verso Norcia, dirigendosi verso un distante profondo vallone con arbusti radi incastonato tra alti e ripidi pendii erbosi e che sale piegando verso sinistra (foto n.1).

In 15 minuti si raggiunge la base del vallone, caratterizzato da arbusti e alta vegetazione erbacea, per questo consiglio di effettuare la salita in primavera.

Quasi subito il vallone si restringe e si risale il canalone di sinistra che man mano si impenna, dopo 150 metri, ad una deviazione, si prosegue nel canale di sinistra più evidente, passando a volte nel canale, quando non c’è vegetazione, oppure sulla sponda di destra, si supera un tratto erboso quasi verticale e, più in alto, si incontra una piccola grotta all’interno del canale.

Dopo altri 180 metri si incontra una ulteriore deviazione e si prosegue a sinistra, sempre su terreno ripido e con folta vegetazione che rende faticosa la salita.

Dopo circa 300 metri terminano gli arbusti all’interno del canale e ci si ritrova a risalire un lungo canale erboso meno ripido fino alla sella tra il Colle Tosto (1777 m.) e la Montagna Fusconi (1796 m.) (1,5 ore dall’auto, 34529,6 E – 4740827 N; 1745 m), prendendo il sentiero che si incontra sulla sella, a sinistra, in breve si raggiunge il Monte Valle Sirica (1748 m.)

L’itinerario proposto sicuramente permette di salire più velocemente e in modo più avventuroso, anche se più faticosamente, alle cime indicate che altrimenti si raggiungono da Castelluccio salendo per la più lunga e banale strada che conduce alle aree di decollo dei parapendii di Poggio di Croce

DISCESA: Si può discendere dallo stesso itinerario di salita o, meno faticosamente, scendendo liberamente da Colle Tosto per il lungo e ripido versante Est, tenendo alla sinistra il canale di salita, fino al Piano Grande.

1- Il vallone di salita che conduce alle tre cime indicate.
2- Avvicinamento al vallone di salita.
3- La base del vallone con i primi arbusti.
4- Inizia già una ripida salita tra arbusti e folta vegetazione erbacea.
5- La prima deviazione, si continua a sinistra.
6- Man mano che ci si innalza si inizia a scoprire la Cima del Redentore.
7- Ottimi Ribes multiflorum all’interno del vallone.
8- Il tratto erboso quasi verticale del canalone.
9 – 10- La seconda deviazione, si prosegue sempre a sinistra.
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11- La piccola grotta nascosta all’interno del vallone.
12- L’ultimo tratto con arbusti, la Cima del Redentore ormai spicca sullo sfondo.
13- Una crestina rocciosa segna il termine del tratto più ripido del vallone.
14- La lunga valletta erbosa finale.
15- Giunti in prossimità di Colle Tosto si inizia a scoprire anche il Piano Grande.
16- Dal Colle Tosto si vede anche la strada del Piano Grande dove ho lasciato l’auto.
17- La sella tra Colle Tosto e la Montagna Fusconi.
18- La Cima del Redentore si apre nella sua maestosità.
19- Veduta dalla sella verso la vallata di Norcia, a destra la Montagna Fusconi..
20 – 21- Il Vallone – Canale di salita.
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22- La Cima del Redentore con l’ombra di tre piccole nubi.
23- Il Poggio di Croce, area di decollo dei parapendii.
24- Il Monte Ventosola a destra e il Monte Castello a sinistra.
25- Il Piano Grande con il Fosso Mergani.
26- Uno zoom della foto n.25 evidenzia, al centro della strada, la mia auto al Piano Grande.
27- Il Monte Castello
28- Discesa per il Versante Est del Colle Tosto verso il Piano Grande.
29- Il Monte Castello visto dal termine del pendio di discesa.
30 – 31- Veduta verso il Monte Guaidone.
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LE RAGNATELE AL MATTINO PRESTO AL PIANO GRANDE.

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LA SHACKLINE TRA MONTE CASTELLO E COSTA TERRE NERE ALTE.

47- La partenza del funambolo da Monte Castello.
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59- L’arrivo della shackline a Costa Terre Nere Alte.

FOLIAGE INTORNO A CASTELLUCCIO

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CANI SOLARI AL TRAMONTO DA CAMERINO.

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68- Il tracciato dell’itinerario proposto; ROSSO : SALITA – GIALLO : DISCESA.
69- Pianta satellitare dell’itinerario proposto.



MONTE VENTOSOLA – GROTTA LALLA AL MONTE CALLARELLE – MONTE CASTELLACCIO

Il 21 gennaio abbiamo raggiunto in auto il Valico di Castelluccio quindi abbiamo proseguito a piedi in direzione Nord-ovest per evidente tratturo, con forte vento e scarsissimo innevamento, in direzione del Monte Ventosola.

Quindi scendendo dalla cima del Monte Ventosola, oggi dal nome quanto mai azzeccato, si prosegue verso la cresta del Monte Callarelle visitando la piccola Grotta Lalla che al suo interno ci ha consesso una breve tregua dal vento.

Quindi abbiamo ripiegato verso la sella tra il Monte Castello ed il Castellaccio, risalito la cresta di quest’ultimo e scesi di nuovo verso il valico.

Per maggiori dettagli in proposito vedasi anche l’articolo del 27 ottobre 2022 al M.Ventosola e del 24 aprile 2022 al Monte Castello e Castellaccio nel presente sito.

Di seguito le immagini dell’escursione.

1- Il tratturo che dal Valico di Castelluccio conduce verso il Monte Ventosola a sinistra.
2- A destra invece si innalza il Monte Castellaccio.
3- Veduta del Piano Grande, Castelluccio e i Monti Sibillini dal Pizzo Berro a sinistra fino al M. Argentella a destra.
4- E la Cima del Redentore che svetta dietro alla cresta M.Castello-M. Castellaccio
5- Dal M.Ventosola ci dirigiamo verso il M.Callarelle, a sinistra, quindi in successione il M. Vetica, M. Valle Sirica e, più a destra, il Colle Tosto.
6- Il Monte Callarelle con la Grotta Lalla che già si vede poco sotto alla cima.
7 – 11 -La piccola Grotta Lalla
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9 – Le pendici del Monte Ventosola viste dall’interno della Grotta Lalla.
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11- (Ph. R.Vittori)
12- Proseguiamo verso il M. Vetica ma il vento è troppo forte, ripieghiamo verso il Monte Castellaccio (Ph. R.Vittori).
13- Discesa da Monte Callarelle.
14- Il Monte Ventosola visto dal Monte Callarelle.
15- La valletta del versante Nord del Monte Castellaccio, più riparata dal vento.
16- Il Monte Castello in primo piano.
17- Lo Scoglio dell’Aquila visto dal Monte Castellaccio.
18- Zoom sul Monte Porche e Monte Palazzo Borghese.
19- Zoom sul Monte Argentella con i canali gemelli.
20- Castelluccio emerge dalla valle sottostante il Monte Castello (Ph. R.Vittori).
21- Luci ed ombre a Forca Viola (Ph. R.Vittori) .
22 – 24 – Traversata nella valletta del versante Nord del Monte Castellaccio per andare prendere la cresta Nord.
23 – (Ph. R.Vittori)
24- (Ph. R.Vittori)
25- La cresta Nord che collega Monte Castello al Monte Castellaccio.
26- Il versante Nord del Monte Castellaccio.
27- Il Piano Grande e la Cima del Redentore visti dal Monte Castellaccio.
28- La catena dei Monti Sibillini visti dal Monte Castellaccio
29- Veduta aerea del Fosso Mergani del Piano Grande.
30- Il Monte Castello visto dal Monte Castellaccio.
31- La faggeta del versante Nord.
32- Il pendio di ritorno verso il valico di Castelluccio da dove siamo partiti.