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VALLE DEL LAGO DI PILATO

ASCENSIONE N. 967 dal 1979

Il 30 marzo 2019 ho percorso la Valle del Lago di Pilato da Foce, di seguito le immagini dell’escursione.

Nella Valle del Lago di Pilato la neve è davvero poca, la siccità sta creando una situazione di rischio.

Alle 9 del mattino nonostante il sole arriva tardi nella conca del Lago la temperatura era già di 13°C per arrivare a 18 °C alle ore 11 anche per assenza di vento in fondovalle.

Le sponde e molti tratti di pendio sia sotto il M. Vettore che sotto il Pizzo del Diavolo sono già libere dalla neve e nella conca intorno non ci sono più di due metri di neve come visibile dalle foto di confronto con gli anni passati.

Gli anni passati ho documentato accumuli anche di 6 metri di neve.

Quando si scioglierà la neve sicuramente non sarà
sufficiente a riempire completamente il lago che quindi sarà già in crisi
idrica fin dalla primavera.

Si spera in future piogge ma è la neve accumulata nella
conca del lago che contribuisce maggiormente al suo riempimento.

La sopravvivenza del Chirocefalo del Marchesoni si fa ogni
anno sempre più a rischio.

Anche oggi strani incontri, sono arrivato alle sponde del lago per primo, intorno alle 10, verso le 11 è arrivato un gruppo di escursionisti con un maledetto cane che ha abbaiato di seguito per due ore senza capirne il motivo, non c’erano pecore o altra gente, non si trova più pace neppure in montagna !!!

Nei pressi del M. Rotondo alle ore 9 del mattino salgo in maglietta e senza ramponi.
Il versante nord del Pizzo del Diavolo con le grandi frane prodotte dal sisma dell’Ottobre 2016
Il versante nord del Gran Gendarme
L’intero versante nord del Pizzo del Diavolo
La Valle del Lago di Pilato con innevamento scarso, emerge a destra la morena del M. Rotondo, sullo sfondo il M.Sibilla.
Il maestoso Gran Gendarme visto dal ghiaione sottostante
La Cima del Lago con scarso innevamento.
Ore 11, il mio orologio lasciato all’aria e all’ombra segna 18°C !!!
Particolare nella Nord di Cima del Lago con i canaloni di salita invernale, in basso due alpinisti si dirigono verso il ghiaione sud della Cime del Redentore, come si è piccoli al cospetto delle montagne
Escursionisti sotto al ghiaione del Gran Gendarme praticamente già senza neve !!!
Alpinisti si dirigono nel canale della Cima del Lago, tra poco scenderanno per le condizioni di neve non idonee per la salita.
Il Castello ed il Canale Maurizi alla sua destra
La sponda ovest del Lago di Pilato già scoperta dalla neve.
Le condizioni di innevamento intorno ai massi a sud del Lago di Pilato il 13 aprile 2013
Le condizioni di innevamento intorno ai massi a sud del Lago di Pilato il 30 marzo 2019, un vero disastro !!
La conca del Lago di Pilato con le sponde già scoperte della neve, si noti il confronto con l’escursionista al centro.
Il ghiaione est del Pizzo del Diavolo, anch’esso praticamente senza neve.
la sponda ovest del primo laghetto, al centro del lago neppure due metri di neve.
Il lago di Pilato il 15 maggio 2017, si noti il masso grigio in primo piano a sinistra, alto circa 1,5 metri ed il mio amico Fausto sopra al masso alto anch’esso circa 1,5 metri caduto con il terremoto dell’Ottobre 2016 al centro del Lago
Il lago di Pilato il 30 marzo 2019, si noti il masso grigio al centro in primo piano e nella stessa direzione più in alto al centro del Lago il masso caduto con il terremoto dell’Ottobre 2016 (poco più che un puntino) della foto precedente, entrambe scoperti dalla neve.
Ore 13.30 il sole già tramonta oltre il Gran Gendarme.
Ore 13.30 il sole già tramonta oltre il Gran Gendarme.
Lo sfiato di pressione dell’acquedotto di Foce, simile ad un geyser, produce un singolare arcobaleno nel pomeriggio quando il sole si abbassa sull’orizzonte, con il freddo della notte invece produce il cumulo di ghiaccio e curiose strutture visibili fino al sopraggiungere del sole.
Arbusto glassato dal “geyser” con il freddo della notte.