Andare al Lago di Pilato è sempre un piacere della vita.
L’ambiente è talmente splendido che, anche se, in ormai 50 anni di escursioni, ci sono andato più di 50 volte, in tutti i mesi dell’anno, sono sempre affascinato dalla bellezza di questo luogo.
In questi ultimi anni anche il luogo è cambiato, stanno crescendo degli arbusti di Salice dove prima c’erano solo pietre, la maggior parte dei Salici cresce al di fuori della recinzione a protezione delle sponde dei due laghi.
Ricordo che è vietato oltrepassare la recinzione per evitare di calpestare le uova dei Chirocefali deposte sulle pietre e sul terreno delle sponde dei laghi.
Sto monitorando da tempo la crescita dei Salix caprea intorno al Lago, ormai alcuni sono alti più di due metri e, d’estate, possono regalare una sosta all’ombra.
Quest’anno, grazie alla neve invernale, anche se non proprio abbondante, i due laghetti tengono ancora parecchia acqua e i Chirocefali del Marchesoni, che ricordo sono crostacei endemici del Lago di Pilato, cioè in tutto il mondo vivono solo qui, potranno terminare il loro ciclo evolutivo con la deposizione delle uova, portando ancora avanti la loro difficile vita a rischio estinzione.
Di seguito le immagini dell’escursione.
1- Una breve sosta mattutina alla Grotticella della Valle delle Fonti.2- Le pendici Ovest della Cima del Redentore viste dall’interno della grotticella.3- Veduta della Valle di Pilato da Forca di Pala.4- Ghiaione colonizzato da Drypis spinosa.5- Il circo glaciale tra Cima dell’Osservatorio e Quarto San Lorenzo.6- Il “Castello” interessato da due recenti frane.7- La Cima del Lago.8 – 10- Gli arbusti di Salix caprea intorno al lago meridionale.91011 – 13 – Uno dei maggiori arbusti del lago settentrionale.121314- Il diametro dei tronchi e decimetrico.15 – 17- Gli altri Salici del lago meridionale, ormai ce ne sono una trentina di diverse grandezze.161718- Un salice del lago meridionale, un masso caduto con il terremoto del 2016 e il salice più alto del lago settentrionale.19 – 20 -Panoramica dei salici più grandi al lato Ovest del lago meridionale.2021- Ombre e luci mattutine al Lago di Pilato.22 – 23- Panoramica dei salici più grandi al lato Sud del lago meridionale.2324 – 27 – Campanule in piena fioritura nella parte centrale tra i due laghi.25262728- Il lago settentrionale con alcun grandi salici in fondo e nel lato Ovest.29 – 30- Il grande salice delle foto n. 11-13 con il Pizzo del Diavolo sovrastante..3031- Le verdi acque dei laghi di Pilato.32 – In questo periodo pullulano di Chirocefali del Marchesoni.33 – 34- Zoom con obiettivo da 300 mm. sui Chirocefali del Marchesoni3435 – 36 – Il “Portico”, luogo magico ma molto pericoloso per le scariche di massi alle falde del Pizzo del Diavolo.3637- Il Pizzo del Diavolo visto dal Lago di Pilato.38 – 40- Papaveri alpini, (Papaver alpinum subsp. rhaeticum), stanno già colonizzando i nuovi ghiaioni prodotti dalle frane del Pizzo del Diavolo con il terremoto del 2016, come ben visibile dal diverso colore delle pietre.394041- Papaver alpinum subsp. rhaeticum42- Masso staccatosi di recente dalla parete Est di Quarto San Lorenzo e sceso fino al sentiero di Forca di Pala-Lago di Pilato.43- Il Pizzo del Diavolo e la cresta Est di Cima dell’Osservatorio in primo piano con le cicatrici delle varie frane prodotte dal terremoto del 2016.44- La cresta Est di Cima dell’Osservatorio, a sinistra la Cima del Redentore.45- Qualcuno ha piantato una bandiera della Palestina a Forca di Pala, sarebbe più opportuno piantarla davanti alle ambasciate di Stati Uniti e Israele, gli stati più guerrafondai del mondo, piuttosto che in montagna.
VALLE DEL LAGO DI PILATO
ASCENSIONE N. 967 dal 1979
Il 30 marzo 2019 ho percorso la Valle del Lago di Pilato da Foce, di seguito le immagini dell’escursione.
Nella Valle del Lago di Pilato la neve è davvero poca, la siccità sta creando una situazione di rischio.
Alle 9 del mattino nonostante il sole arriva tardi nella conca del Lago la temperatura era già di 13°C per arrivare a 18 °C alle ore 11 anche per assenza di vento in fondovalle.
Le sponde e molti tratti di pendio sia sotto il M. Vettore che sotto il Pizzo del Diavolo sono già libere dalla neve e nella conca intorno non ci sono più di due metri di neve come visibile dalle foto di confronto con gli anni passati.
Gli anni passati ho documentato accumuli anche di 6 metri di neve.
Quando si scioglierà la neve sicuramente non sarà
sufficiente a riempire completamente il lago che quindi sarà già in crisi
idrica fin dalla primavera.
Si spera in future piogge ma è la neve accumulata nella
conca del lago che contribuisce maggiormente al suo riempimento.
La sopravvivenza del Chirocefalo del Marchesoni si fa ogni
anno sempre più a rischio.
Anche oggi strani incontri, sono arrivato alle sponde del lago per primo, intorno alle 10, verso le 11 è arrivato un gruppo di escursionisti con un maledetto cane che ha abbaiato di seguito per due ore senza capirne il motivo, non c’erano pecore o altra gente, non si trova più pace neppure in montagna !!!
Il Pizzo del Diavolo e la Cima del Redentore
Nei pressi del M. Rotondo alle ore 9 del mattino salgo in maglietta e senza ramponi.Il versante nord del Pizzo del Diavolo con le grandi frane prodotte dal sisma dell’Ottobre 2016Il versante nord del Gran GendarmeL’intero versante nord del Pizzo del DiavoloLa Valle del Lago di Pilato con innevamento scarso, emerge a destra la morena del M. Rotondo, sullo sfondo il M.Sibilla.Il maestoso Gran Gendarme visto dal ghiaione sottostanteLa Cima del Lago con scarso innevamento.Ore 11, il mio orologio lasciato all’aria e all’ombra segna 18°C !!!Particolare nella Nord di Cima del Lago con i canaloni di salita invernale, in basso due alpinisti si dirigono verso il ghiaione sud della Cime del Redentore, come si è piccoli al cospetto delle montagneEscursionisti sotto al ghiaione del Gran Gendarme praticamente già senza neve !!!Alpinisti si dirigono nel canale della Cima del Lago, tra poco scenderanno per le condizioni di neve non idonee per la salita.Il Castello ed il Canale Maurizi alla sua destraLa sponda ovest del Lago di Pilato già scoperta dalla neve.Le condizioni di innevamento intorno ai massi a sud del Lago di Pilato il 13 aprile 2013Le condizioni di innevamento intorno ai massi a sud del Lago di Pilato il 30 marzo 2019, un vero disastro !!La conca del Lago di Pilato con le sponde già scoperte della neve, si noti il confronto con l’escursionista al centro.Il ghiaione est del Pizzo del Diavolo, anch’esso praticamente senza neve.la sponda ovest del primo laghetto, al centro del lago neppure due metri di neve.Il lago di Pilato il 15 maggio 2017, si noti il masso grigio in primo piano a sinistra, alto circa 1,5 metri ed il mio amico Fausto sopra al masso alto anch’esso circa 1,5 metri caduto con il terremoto dell’Ottobre 2016 al centro del Lago Il lago di Pilato il 30 marzo 2019, si noti il masso grigio al centro in primo piano e nella stessa direzione più in alto al centro del Lago il masso caduto con il terremoto dell’Ottobre 2016 (poco più che un puntino) della foto precedente, entrambe scoperti dalla neve.Ore 13.30 il sole già tramonta oltre il Gran Gendarme. Ore 13.30 il sole già tramonta oltre il Gran Gendarme. Lo sfiato di pressione dell’acquedotto di Foce, simile ad un geyser, produce un singolare arcobaleno nel pomeriggio quando il sole si abbassa sull’orizzonte, con il freddo della notte invece produce il cumulo di ghiaccio e curiose strutture visibili fino al sopraggiungere del sole.Arbusto glassato dal “geyser” con il freddo della notte.