PENNADOMO: Cascata, Placche dell’Oasi e arrampicata.
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Avevamo scoperto l’incredibile paese di Pennadomo, in Provincia di Chieti, a Novembre del 2023 ma ci ha colpito così tanto che siamo ritornati in 21, tutti appassionati delle bellezze di questo pianeta, ed abbiamo raggiunto prima la forra e la cascata poi siamo saliti alle Placche dell’Oasi quindi ci siamo cimentati in una arrampicata al tiepido sole di inizio primavera.
Infine al ritorno abbiamo fatto una visita anche a Roccascalegna ed al suo castello.
Di seguito le immagini della splendida giornata in compagnia di tanti amici (foto di Elia, Gilberto, Romina).
LA FORRA E LA CASCATA
LE PLACCHE DELL’OASI
ARRAMPICATA A CIMA FUMOSA: Vie: “MAMMINA”: 5a – “PAPINO”: 5b
GIANLUCA (Il sottoscritto con scarpette da trekking)
LORENZO
GILBERTO
GIULIA
MICHELE (anche lui in scarpette da trekking)
PAOLO
VALLE SCAPPUCCIA – Genga
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La Valle Scappuccia è situata a Nord di Genga, è compresa all’interno del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi in provincia di Ancona, l’area è delimitata dal Monte Picco, dal Monte Termine e dal Monte Piano.
Oltrepassato il borgo di Genga in direzione Arcevia (SP15) si incrocia prima la frazione Capolavilla, poi all’incirca al km.18 della SP15 si arriva ad un tornante a destra dove è presente della segnaletica CAI e cartellonistica del Parco della Gola della Rossa. Si parcheggia di lato alla strada.
E’ anche possibile arrivare alla Valla Scappuccia passando per la frazione Capolavilla oppure, anche direttamente dal borgo di Genga prendendo il sentiero del Papa quindi superando la frazione Monticelli e proseguendo su sentiero ben segnalato.
La valle è attraversata dal torrente Scappuccia che forma una forra piuttosto stretta e sinuosa ed è caratterizzata da una molteplice varietà di ambienti e quindi aspetti vegetazionali condizionati dal substrato, dall’esposizione, dall’altitudine e dalla presenza dell’acqua.
Nelle pareti rocciose della valle si ritrova la rara Ephedra nebrodensis e nidificano diverse specie di Falchi.
L’escursione è facilissima, si percorre la piccola forra entrando nella maestosa grotta di ingresso e si prosegue poi su ampi boschi.
Di seguito le immagini dell’escursione:
MONTE DI PALE Per la Direttissima o Via Macaco – GROTTA DELLE CASCATE DI PALE.
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Il 28 gennaio 2024, con clima primaverile e con altri 13 fantastici e simpaticissimi amici siamo saliti al Monte di Pale per la Direttissima alla vetta.
Partiti da Pale, frazione di Foligno, abbiamo preso il sentiero per le falesia di arrampicata quindi alla prima deviazione indicata con cartello recante la scritta “Macaco – direttissima alla vetta” e con bolli verdi continui sulla roccia siamo saliti, in circa 2 ore, in direzione della cresta rocciosa Sud fino in vetta.
La Direttissima è indicata come percorso EEA quindi adatta solo per persone esperte in quanto implica brevi passaggi su roccia, un tratto verticale da oltre 10 metri è aggirabile, e tratti rocciosi molto ripidi attrezzati con corde.
Dalla cima siamo scesi quindi per il versante Ovest per ripido sentiero nel bosco, anch’esso attrezzato in alcuni tratti più ripidi e scivolosi con corde, fino all’Eremo di Santa Maria Giacobbe quindi siamo scesi anche alla Grotta della Cascata.
Infine siamo risaliti alle altre cascate superiori fino alla frazione di Pale dove ci siamo rifocillati in una locanda del paese.
Di seguito le immagini della bellissima escursione.
Il 4 gennaio 2024, dall’abitato di Marmolada abbiamo preso il sentiero geologico che conduce alle Cascate di Barezze formate dal torrente Gavon e quindi proseguito con una interminabile salita fino alla isolata Malga Bosch Brusà, nel gruppo delle Marmolade, con un percorso di 13 chilometri e 1100 metri di dislivello.
L’itinerario è riportato sul web a cui rimando.
Di seguito le foto dell’escursione.
IMMAGINI DALLE DOLOMITI, durante i nostri spostamenti in auto.
PERCORSO CIASPAMOON A LASTE
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Laste è una frazione del comune italiano di Rocca Pietore in provincia di Belluno, come specificato nello statuto comunale, la stessa frazione è costituita da tredici abitati distinti, arroccati in posizione sopraelevata alla destra del torrente Cordevole:
Savinèr di Laste (Savinèi)È il principale villaggio della frazione, con 136 abitanti[1]. Sorge a 1.017 m d’altitudine alla confluenza del torrente Pettorina nel Cordevole. Quest’ultimo la divide da Caprile di Alleghe, si trova su un pianoro che domina la riva destra del Cordevole, a 1.191 m. Conta 60 abitanti.
Digonera (Digonèra)A 1.157 m di altitudine, è l’abitato più settentrionale del comune, trovandosi di fronte a Salesei di Livinallongo del Col di Lana. Vi abitano 92 persone.
Laste di Sotto (Laste de Sot)Minuscolo agglomerato con 15 residenti, a 1.362 m d’altitudine.
Laste di Sopra (Laste de Sora)Conta 18 abitanti e si trova a 1.405 m.
Soppera (Sopièra), Dagai (Daghèi), Val (Val)Tre borgate contigue lungo la provinciale di Laste, con 68 abitanti e a 1.451 m d’altitudine. L’abitato più elevato di tutto il comune: 1.537 m. 8 i residenti.
Col di Laste (Còl de Laste)Villaggio posto tra Val e Moè, a 1.477 m.Moè (Muiéi)Sorge a 1.500 m e conta 50 abitanti. Notevole è la vista panoramica che offre, rivolta in particolare verso Civetta, Pelmo Tofana e Lagazuoi.
Coste (le Còste)Pochi edifici subito a sud di Val.Ronch (Ronch), agglomerato con 5 residenti posto a sud di Val (1.508 m).
Per fortuna la zona presentava una più abbondante copertura nevosa che ci ha permesso di percorrere in ciaspole il bellissimo tracciato perfettamente segnalato “Ciaspamoon” che costeggia degli altissimi e verticali torrioni denominati Sass de la Murada , in totale abbiamo percorso 8 chilometri con 400 metri di dislivello per terminare la giornata in un piccolo Bar realizzato in splendida baita di legno degustando Bombardino e dolci tipici.
L’itinerario è riportato sul web a cui rimando.
Di seguito le immagini dell’escursione.
MARMOLADA – PUNTA ROCCA
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Il 1 gennaio 20124, con un tempo splendido, dopo la nevicata notturna del 31 dicembre che, anche se non abbondante, ha trasformato l’immenso panorama in un mare bianco, da Malga Ciapela siamo saliti in funivia fino alla Terrazza della Marmolada quindi proseguito fino a Punta Penia con una temperatura di -14°C
Di seguito le immagini dell’ascensione.
MALGA CIAPELA – MALGA OMBRETTA al cospetto della parete Sud della Marmolada.
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31 Gennaio 2023, escursione classica da Malga Ciapela, uno dei villaggi che compongono Rocca, frazione capoluogo del comune di Rocca Pietore (BL), che sorge poco prima del passo Fedaia, lungo la strada statale 641 del Passo Fedaia, alla Malga Ombretta seguendo il sentiero n.610. Peccato per la nebbia in quota che non ci ha permesso di osservare in pieno la gigantesca parete Sud della Marmolada. La notte seguente ci ha portato la neve che ha trasformato il paesaggio.
L’itinerario è riportato sul web e sulla bibliografia della zona a cui rimando.
Di seguito le immagini della giornata.
IL FOSSO CACARABBIA – CUPRA MARITTIMA
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A pochi chilometri di distanza dall’abitato di Cupra Marittima (AP) e dal mare si apre un selvaggio e profondo vallone denominato Fosso Cacarabbia o Canyon di Piazza di Coso come riportato su Google Earth.
L’escursione è facile ma è complicata in quanto sono presenti deviazioni laterali più evidenti che possono confondere, è come una immersione in una foresta tropicale, ci si inoltra in una intricata e fittissima boscaglia con rovi, stracciabraghe, tralci di edera e vitalbe che scendono dai rami di alberi altissimi, rami e tronchi di piante cadute fino a raggiungere una piccola e umidissima forra piena di felci, muschi e ed epatiche, scavata nell’arenaria per poi ritornare all’auto tramite un percorso ad anello.
Il tutto si svolge ai margini di campi coltivati e case di campagna ma nel fosso, essendo scavato in alte pareti di arenaria, non arrivano i rumori della civiltà.
Ringrazio il mio amico Tony Galdi che ci ha fatto scoprire, insieme a Romina ed Angelo, questo luogo selvaggio ed a cui potete fare riferimento per visitare il fosso.
ACCESSO: In auto dal centro di Cupra Marittima si prende per via Ennio Ruzzi fino ad un incrocio in salita che prosegue in collina verso Contrada San Michele, si superano alcune azienda agricole quindi, ad un incrocio a destra con un edificio circolare, si prosegue dritti su strada sterrata per altri 250 metri fino al punto di parcheggio dove inizia il sentiero, nei pressi di una casa colonica abbandonata situata sotto strada. (403352,8 E – 4764230,4 N; 230 m.; vedi percorso GPS).
Oppure si prende in direzione di contrada S.Egidio e si prosegue per circa 6 chilometri fino ad un incrocio a destra in salita che ritorna in direzione mare e conduce al punto di parcheggio.
DESCRIZIONE: Dalla strada sterrata si scende verso la casa colonica sottostante, poco visibile e dove è presente perfino una grotta scavata nell’arenaria, si curva e si prosegue in direzione opposta fino ad un secondo tornante dove si devia di nuovo in direzione opposta attraversando un campo di olivi. Alla fine del campo una traccia di sentiero cambia di nuovo direzione e conduce nel fosso. Per il proseguimento consiglio di seguire la traccia GPS allegata in quanto il fosso è davvero selvaggio, ci sono dei tratturi di servizio che lo raggiungono ma che occorre ignorare. Si prosegue sempre nel fondo del fosso e si raggiunge un piccolo lago, si prosegue per altri 500 metri sempre nel fondo del fosso fino a raggiungere la forra che si supera anche grazie ad un ponticello di legno (attenzione). Si continua ancora per il fondo del fosso per poi risalire la sponda destra orografica fino ad una grotta. Da qui in salita si risale nei campi della sponda del fosso e si chiude l’anello per traccia di sentiero tra campi incolti e tratti di bosco.
Le successive immagini di paragone le ho riprese in una vera foresta tropicale in Honduras nel 2017, non sono molto diverse…….
LA FORRA E LE PLACCHE DI PENNADOMO Un piccolo paese della provincia di Chieti con tante meraviglie.
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Pennadomo in provincia di Chieti, nella meravigliosa Regione Abruzzo, presenta delle bellezze naturalistiche incredibili prodotte dalla particolare geologia della zona, dove gli sconvolgimenti tettonici hanno innalzato in verticale gli strati di calcare, originariamente formatesi in orizzontale su un preistorico mare.
Queste particolari formazioni rocciose hanno formato una forra e delle placche rocciose uniche e veramente spettacolari.
L’accesso sia alla Forra che alle Placche dell’Oasi è alla portata di tutti, sono intorno al paese con camminate di pochi minuti, sono raccomandabili scarponi, caschetto e una buona fotocamera per immortalare le bellezze che consiglio di andare immediatamente ad osservare.
Di seguito le immagini del sito.
LA FORRA E LA CASCATA
LE PLACCHE DELL’OASI
GOLE DEL SAGITTARIO : LAGO DI SAN DOMENICO – LAGO DI SCANNO
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Nella zona delle Gole del Sagittario, sempre in Abruzzo, si trovano i Laghi di San Domenico e di Scanno dove si possono effettuare delle belle escursioni quali :
Eremo di San Domenico da Villalago
Punto panoramico superiore del Lago di Scanno
dove è anche facile poter osservare la fauna selvatica da vicino.
Di seguito le immagini delle escursioni, tutte ampliamente riportate in letteratura e sul web.