GROTTA DEL TORRIONE DESTRO DELLA VAL DI BOVE – MACCHIE DI BICCO
Da tempo avevo osservato il grande ed interessante torrione che delimita a destra l’inizio della Val di Bove dove, d’inverno con gli alberi spogli, avevo notato anche una grande cavità nel versante ovest.
La sua sommità rappresenta l’inizio della Cresta della Passaiola che prosegue fino alle falde del Monte Bicco.
Il 25 giugno 2025 l’ho faticosamente raggiunto il torrione, ho notato che qualcuno ci aveva messo già gli occhi, o meglio le mani, in quanto ho trovato sulla parete una fila di vecchi Spit anche se la roccia non è sempre solida, al contrario di come sembra da lontano, e interessata da alcune frane prodotte dal sisma del 2016, come del resto su tutto il Monte Bove.
Ho raggiunto poi la grande cavità, non profonda ma piuttosto lunga in quanto formata da un grande tetto di roccia, la cavità è usata dai Camosci come riparo, uno in particolare che girovagava sopra al torrione mi ha tirato dei sassi con le zampe per scacciarmi, e dal Lupi per le tracce che ho trovato.
Il torrione può essere raggiunto da Frontignano di Ussita, partendo a piedi dall’Ex Hotel Felicità, attualmente in fase di ricostruzione, scendendo a sinistra per la Val di Bove e percorrendo tutto il sentiero nel bosco fino a raggiungere il sentiero che scende dal canalone delle Saliere (350874,7 E – 4753720,9 N; 1315 m.).
Qui, c’è un basso cartello in legno che indica il sentiero per la Val di Bove, si sale nel bosco sovrastante, denominato “Macchie di Bicco”, iniziando una lunga traversata in costante ma non ripida salita verso il torrione, nel bosco ho trovato una vecchia traccia che conduce alla base del torrione ma non è facile ritrovarla a causa della grande quantità di foglie presenti nel sottobosco e dal fatto che non è assolutamente frequentato.
Dopo circa 600 metri e circa 150 metri di dislivello si raggiunge la base del torrione (351126,6 E – 4754047,5 N; 1450 m.), dove si notano gli Spit della via su roccia, si risale faticosamente il canalone ghiaioso molto ripido posto alla base sinistra del torrione tenendosi su una crestina rocciosa verso sinistra fino a raggiungere la grande cavità posta in alto sotto ad un grande tetto.
Attenzione sia alla salita dell’ultimo tratto di canalone, sotto alla grotta e soprattutto alla sua discesa fino alla base del canalone, la seppur breve escursione è consigliata solo ad escursionisti esperti.
Non ho alcuna notizia di chi abbia aperto la via su roccia attrezzata con numerosi Spit, forse il CAI Macerata che ha palestre di roccia nella zona oppure dagli attivissimi Gigliotti-Marchini degli anni 90.
Sarei lieto se qualcuno mi dia notizie in merito in quanto non si nota lo sviluppo della via ne quanti tiri sono poiché in alto non si notano catene, soste o altri Spit in quanto la parete superiore presenta cavità e tetti
Poi fotografando tutto il versante Ovest della Croce di Monte Bove, dalle Quinte alla cresta nord, ho notato un arrampicatore, tra l’altro ho poi saputo che è un mio amico, poco più di un puntino bianco e azzurro, sulla Quinta piccola, ma avendo la fotocamera compatta, non ho potuto fare ingrandimenti ma mi sono accontentato di una foto con il piccolo zoom di cui è dotata.
Poi oggi vengo a leggere sui social che alla notte è stato fatto il recupero, da parte del Soccorso Alpino, degli scalatori in difficoltà, che avevo notato ieri pomeriggio, per fortuna senza gravi conseguenze.
Il versante Nord del torrione invece lo avevo già esplorato in due occasioni alla ricerca di alcune grotte censite nel Catasto delle Grotte e Cavità della Regione Marche:
LE GROTTE DI VAL DI BOVE E DELLA MINCIURLA Luglio 26, 2024
I TERRAZZI DA BRIVIDO DEI MONTI SIBILLINI – Parte 1. Gennaio 27, 2019
Di seguito le immagini dell’escursione con la planimetria satellitare del percorso:























