FORRA DEL FOSSO DE VAGIOLARU – BOLOGNOLA

Il Fosso de Vagiolaru è un piccolo, e all’apparenza, insignificante fosso che scende dalle boscose estreme pendici ovest di Monte Ragnolo in prossimità di Bolognola, poco distante dalla più conosciuta Forra di Valgrande completamente attrezzata per la discesa.

Avevo esplorato il fosso tempo fa notando, dall’alto, una piccola ma interessante forra quindi sono ritornato con Romina e Romolo a discenderla integralmente scoprendo così un altro piccolo pezzo sconosciuto dei nostri Monti Sibillini.

Al mattino avevamo fatto un addestramento delle tecniche di discesa su corda nella Palestra di Fonte Lardina di Sassotetto effettuando discese con diversi gradi di difficoltà e prove di risalita su corda e tecniche di utilizzo di nodi autobloccanti.

Quindi nel pomeriggio ci siamo spostati a Bolognola per discendere la breve Forra del Fosso de Vagiolaru come primo approccio al torrentismo per Romina e Romolo.

ACCESSO: Si sale per la Strada Provinciale n.47 da Fiastra verso Bolognola passando per Acquacanina, giunti a meno di un chilometro da Bolognola la strada fa una rientranza più stretta, (400 metri prima del Fosso Renaccio, ultimo tratto della Forra di Valgrande, caratterizzato da accumuli di breccia rossa e attualmente usato come isola ecologica dal Comune di Bolognola), si parcheggia nello slargo della curva a sinistra.

DESCRIZIONE: Dalla curva della strada si entra nel bosco a monte per una traccia di sentiero che si addentra nel fosso, dopo 30 metri il sentiero devia a destra, lo si lascia per risalire, senza traccia, faticosamente in verticale il ripido bosco seguendo a breve distanza il bordo orografico destro del fosso.

Dopo circa 100 metri di salita si raggiunge un alto torrione che forma il bordo del fosso, lo si supera a destra per una strettoia quindi si prosegue per alcune decine di metri fino ad incontrare, a destra, una ripida rampa in discesa, che sembra quasi una traccia di sentiero, e che conduce all’interno del fosso, sopra al salto maggiore.

Si scende in diagonale con corda doppia (I° doppia) questa rampa raggiungendo il fondo del fosso dove un grande albero permette di attrezzare la prima discesa del salto più alto.

Il salto verticale (II° doppia) presenta uno sviluppo di oltre 25 metri intervallato da una profonda marmitta centrale, attualmente il fosso, nonostante le ultime copiose piogge, è asciutto anche se, a memoria di anziani del luogo, anticamente era interessato da portata idrica primaverile.

Quindi si prosegue nel fondo del fosso per una ventina di metri fino ad un secondo salto di circa 5 metri, qui un grosso albero proprio sopra al salto permette di attrezzare la terza doppia con cui conviene discendere anche i successivi brevi salti da 4, 3 e 3 metri fino al fondo, che in lieve discesa, conduce fino alla strada.

Si allega anche la sezione del fosso con l’indicazione dei vari salti.

Di seguito le immagini della giornata:

MATTINO : ADDESTRAMENTO ALLA FALESIA DI FONTE LARDINA – SASSOTETTO

1- Addestramento delle tecniche di discesa su corda nella piccola Falesia di roccia di Fonte Lardina a Sassotetto.
2 – 6 – Parte prima Romolo, alle spalle la mia auto, come si nota la palestra è comodissima.
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7- Poi è il turno di Romina
8 – 11 – Il secondo punto di calata, più alto e verticale.
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12- Prova di tecniche di risalita su corda.
13- La falesia di Fonte Lardina con il primo tratto di discesa più facile.
14 – 15- Orchis morio in fioritura sulla parete verticale, cosa straordinaria in quanto questa orchidea è tipica dei prati di montagna ma non delle pareti rocciose.
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POMERIGGIO : FORRA DEL FOSSO VAGIOLARU

16 – 18 -Fasi di discesa del primo salto, inizia Romolo
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18- Romolo ha raggiunto la marmitta intermedia.
19- Romolo sempre più distante, sta terminando la discesa del salto più alto.
20- E ora è il turno di Romina.
21 – 22- Zoom su Romina che ha raggiunto la marmitta intermedia.
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23- Il salto più alto, la parte dopo la marmitta, io sono poco più di un puntino nel bosco in alto,
24 – 25 – Il successivo salto da 5 metri.
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26 – 27- Ora è anche il mio turno, in quanto dovevo controllare le manovre di Romina e Romolo che sono alla loro prima discesa in forra.
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28- Sezione della forra con le indicazioni dei salti e delle doppie da montare.
29- Planimetria satellitare del percorso proposto.