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LA CASCATA DI RIO FESSA E LA FESSA – VALLE DEL FIASTRONE

La cascata di Rio Fessa è una bellissima ma sconosciuta cascata del Rio Fessa, un torrente laterale del Fiastrone, che forma un inciso fosso tra il Monte Corvo ed il Monte dei Cancelli, attraversato dalla strada che collega la frazione di Monastero di Cessapalombo a Fiastra, a qualche chilometro dopo l’abitato.

L’accesso è facile e adatto a tutti ed anche entusiasmante perché bisogna attraversare il torrente diverse volte ed affrontare terreni sconnessi per arrivare alla base della cascata suddivisa in diversi salti ed alta complessivamente circa trenta metri. I muschi che crescono nelle pareti rocciose della cascata formano anche un potente banco di Travertino di cui una parte si è staccata rimanendo appoggiata a chiudere la piccola forra.

Per i più esperti si può proseguire fino a raggiungere la “Fessa” una stretta fessura creata dal torrente in un banco di travertino

La zona è più conosciuta per la Grotta dei Frati, le Lame Rosse e la Forra del Fiastrone e questa cascata completa l’interesse naturalistico della Valle.

ACCESSO: Per chi proviene da Sarnano o da Caldarola o da Passo S. Angelo si raggiunge la località Pian di Pieca quindi si prende la strada che conduce alla frazione di Monastero di Cessapalombo, da cui si può partire anche per l’escursione alla Grotta dei Frati – Forra del Fiastrone.

Si raggiunge in auto la frazione di Monastero e prosegue in auto in direzione di Fiastra, dopo circa 2 chilometri dal piccolo abitato la strada si addentra in un profondo vallone facendo una ampia curva. Si parcheggia all’inizio della curva dove è presente uno slargo in corrispondenza di una cavita di una parete rocciosa posta di fianco alla strada (354912 E – 4769165 N; 730 m.).

Per chi proviene da Fiastra si raggiunge la diga del Lago di Fiastra e si prosegue per circa 4 chilometri fino a superare una breve galleria della strada aperta sotto ad un grande scoglio e proseguendo per poche centinaia di metri fino all’ampia curva descritta sopra dove si parcheggia.

DESCRIZIONE: Dalla strada, di fianco alla cavità, si segue un sentiero che entra nel fosso, si attraversa il torrente risalendo alla destra fino ad un ghiaione, il sentiero rientra poi nel fosso in corrispondenza di un capanno in legno attraversandolo di nuovo quindi si trasforma in una lieve traccia che, inoltrandosi nella stretta gola, effettua diversi guadi e risalite di pendii scoscesi costeggiando il torrente fino alla base della cascata che si nota solo quando si è arrivati nei suoi pressi.

Si consiglia di effettuare questo itinerario dall’inverno fino alla primavera il modo da avere la massima portata idrica, d’estate il fosso si asciuga quasi completamente.

LA “FESSA”

Se si risale il ripidissimo pendio sulla sinistra della cascata, si costeggia la barriera rocciosa che la forma fino ad una cengia che permette di superarla e di ritornare in direzione del fosso, al di sopra della cascata.

Si prosegue in un tratto di bosco per traccia di sentiero per ridiscendere nel greto del torrente che lo si risale con qualche difficoltà alternandosi a destra o a sinistra su traccia di sentiero, a causa delle sponde molto ripide, in vista della parete della “Fessa” si raggiunge una grotta poco visibile la cui apertura è situata proprio sulla sponda destra del torrente ed, in circa 20 minuti, si arriva alla “Fessa” una parete di travertino scavata dal torrente in una strettissima fessura dove, in caso di poca acqua, si può entrare nel suo fantastico interno.

Salendo invece a sinistra della “Fessa” in corrispondenza di uno stretto camino si risale la parete di travertino e si può raggiungere la seconda cascata più in alto, nascosta dalla “Fessa”.

In tal caso può essere utile una corda da mettere doppia in un albero per ridiscendere.

RITORNO: Stesso itinerario, facendo attenzione ai ripidi pendii se si raggiunge la “Fessa”.

Di seguito le immagini del 20 gennaio 2023.

1- 3- Il primo tratto del torrente di Rio Fessa, ricco di felci.
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4- La piattaforma di una vecchia carbonaia poco prima della cascata.
5 – 12- La cascata di Rio Fessa
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13- I muschi che crescono nelle pareti della cascata formano uno spesso banco di travertino.
14- Un grande blocco di travertino staccatosi è rimasto in bilico davanti alla cascata.
15- Risalendo il fosso a monte della cascata si può raggiungere la sorgente ricoperta di felci in particolare dalla Lingua Cervina.
16- Nonostante siamo ai primi di Gennaio i Bucaneve già stanno preparandosi a fiorire.
17- 18 – La “Fessa” da cui esce il torrente.
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19 – la parte sinistra della “Fessa” da cui si può risalire per osservare la seconda cascata nascosta.
20 – L’ingresso della “Fessa”
21 – 22 – Il magico interno della “Fessa”
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23- la seconda cascata nascosta dalla “Fessa”
24- la discesa in corda dalla parte superiore della “Fessa” per andare a vedere la seconda cascata.