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MONTE ACUTO Salita classica per la cresta Est.

Salita dalla Pintura di Bolognola in una giornata lavorativa in cui ho incontrato un solo altro appassionato di montagna ma caratterizzato da primo strano incontro sulla strada del Fargno, all’altezza del primo bosco, 50 metri sotto la strada, in un tratto di bosco tagliato da diverso tempo e ancora con grandi tronchi a terra, i resti di un scooter senza manubrio ne motore di colore azzurro visibilissimo mi salta subito agli occhi e mi pongo una serie di domande:

1- Perché hanno abbandonato i resti di uno scooter in quel posto?

2- Lo hanno portato li con il motore e poi lo hanno smontato e portato via (ipotesi meno probabile in quanto la più faticosa) ?

3- Lo hanno portato li già smontato (ipotesi più probabile in quanto la meno faticosa) ?

4- Perché chi ha tagliato il bosco non ha portato via i grandi tronchi, visibili nella foto, che si stanno già decomponendo, dopo tutta la fatica che ha fatto per tagliarli ?

5- Le vedo solo io certe cose? E perché chi vigila non le vede ?

6-Perché la gente fa certe stupidaggini ?

Ma ormai in questi ultimi anni in montagna ne sto vedendo di tutti i colori e non mi stupisce più niente, alcuni anni fa trovammo perfino i resti di due auto nel vallone sotto a Forca di Presta.

Inoltre vorrei sollecitare il “segnalatore seriale” delle cime dei Monti Sibillini a riportare, sulla solita pietra di cima, il nome e la quota del Monte Acuto con il solito pennarello in quanto ancora mancante e soprattutto perché ormai, in mancanza di meglio, è diventata una caratteristica dei Monti Sibillini e forse unica al mondo !!!!.

1- La carrozzeria dello scooter tra i tronchi tagliati e lasciati li da diverso tempo nel bosco sotto la strada.
2- Lo scooter e in alto il bordo della strada sovrastante che collega la Pintura di Bolognola al Rifugio del Fargno.
3- Il Monte Acuto e il Pizzo Tre Vescovi visti da Forcella Bassete.
4- Avvicinamento alla cresta Est del Monte Acuto con il suo grande profilo umano che guarda verso Nord.
5- La cresta del Monte Acuto che scende verso Forcella Bassete e prosegue verso il Monte Castel Manardo.
6- Il primo tratto di cresta del Monte Acuto con la caratteristica roccia sporgente, denominata “il naso”.
7- La parete Nord del Monte Acuto con tracce di salitori e il Monte Rotondo sullo sfondo.
8- La cima del Monte Acuto con il cumulo di sassi ma senza la consueta scritta con il pennarello del nome e quota della cima, forse il “segnalatore seriale” delle cime dei Sibillini non è mai giunto in questa cima.
9- Il Pizzo Regina a sinistra ed il Pizzo Berro a destra.
10 – 11- Neve modellata dal vento nel versante Nord del Pizzo Regina.
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12 – 13- Neve modellata dal vento nei pressi della cima del Pizzo Tre Vescovi.
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14- L’inviolata parete Nord dell’anticima di Pizzo Berro, solo le creste a destra (salita classica) e sinistra (salita descritta nel mio sito) sono state salite ma il centro della parete ancora no.
15- Il Pizzo Tre Vescovi visto dalla cima del Monte Acuto
16- La cresta della ripida zona denominata “Acquario” con innevamento solo nel versante Nord.
17- Verso mezzogiorno si leva un forte vento che anticipa il maltempo che arriverà il giorno dopo, sopra le cime (Pizzo Regina) si formano le caratteristiche nubi denominate “banderuole”.
18- La cresta Est del Monte Acuto con il profilo umano ancora più
visibile e tratti di scivolosissimo “falasco” in primo piano pressato dalla neve.
19- Scendendo arrivano le “banderuole” anche sopra Monte Acuto.
20- Luci ed ombre nella faggeta sulla strada del ritorno.
21- Tracce di roditori che girovagano intorno ai faggi
22- E finalmente ne scovo uno tra le radici di un faggio.
23 – 24- Residui di blocchi di slavine cadute circa un mese prima sulla strada.
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25 -Il blocco della foto n.24 fotografato ai primi di marzo.
26- I blocchi caduti un mese fa.
27- Tracce di cinghiali riempite dalle foglie secche.