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IL SENTIERO DE LE CUTE ALTO E LA GROTTA DI PEPPE MATTO.

           

Il 9 novembre 2018 è
stato percorso un secondo itinerario inconsueto intorno alla frazione Casali di
Ussita, dove si segue un vecchio sentiero a monte della zona denominata “Le
Cute” dove ho già descritto un itinerario alla ricerca di grotte e siti storici
e geologici.

Il sentiero collega in
quota il Fosso Il Vallone con il Fosso di San Simone conducendo alla visita di
altre tre piccole cavità naturali.

Accesso:  

Si raggiunge la frazione
di Casali in auto da Ussita e si parcheggia nel piazzale della chiesina
attualmente messa in sicurezza in quanto praticamente crollata con il terremoto
dell’Ottobre 2016.

Descrizione itinerario:

            Dal
parcheggio ci si addentra nel paese attualmente completamente inagibile
percorrendolo verso sinistra fino a che la strada interna si trasforma in un
sentiero che si addentra nel fosso.

            Usciti
dal fosso si prosegue per circa 150 metri fino ad una biforcazione.

            Qui
si prende il sentiero meno evidente a destra, contornato da alte siepi e alberi
che si snoda per vecchi campi coltivati in direzione del Fosso il Vallone.

            Si
giunge alla base del Fosso il Vallone caratterizzato in alto da fondo di ghiaia
rosa e, tralasciando alcune deviazioni laterali meno evidenti, si risale per
circa 1000 metri fino a raggiungere la parte più ripida del canale dove termina
anche la vegetazione.

            In
corrispondenza di una zona arbustiva situata a sinistra del fondo del fosso si
nota una evidente traccia che si snoda nettamente verso sinistra ed inizia a
traversare in quota tra prati e rocce evitando le deviazioni in salita che si
incontrano subito dopo aver lasciato il canale.

Si prosegue quindi in
quota verso il Fosso di San Simone traversando su prati e tratti alberati sopra
grandi placche coricate di calcare massiccio alternate da ripidi canali.

Dal sentiero non sempre
ben visibile si ha una bellissima panoramica del Monte Bove Nord e della
vallata di Ussita.

In circa 40 minuti si
raggiunge un piccolo nucleo di rimboschimento a conifere sovrastato da una alta
e friabile barriera di rocce finemente stratificate che si può raggiungere
salendo in verticale su tratti erbosi molto ripidi (foto n.7).

Invece appena giunti al
nucleo boschivo di pini si può raggiungere la grotta del Faggio scendendo per
ripido prato aggirando dall’alto una cresta rocciosa dove si intercetta la
piccola cavità quindi proseguendo in piano ed immettendosi in un ripido canale
alberato si raggiunge l’altra piccola cavità denominata la Grotta di Rononai.

Le due grotte, non
essendo facilmente raggiungibili e quindi non frequentate, sono di difficile
ritrovamento per la mancanza di tracce di sentiero, basta aver pazienza e
girovagare con attenzione nella zona poco estesa dove sono presenti.

  Infine proseguendo in piano fino al termine
del rimboschimento sovrastante si giunge ad un ripido canale con fondo erboso
ripido dove si scende (consigliabile scendere su  corda fissa in alberi in loco per facilitare
la risalita)  fino alla base di  una paretina, la si segue a destra e si
raggiunge così la Grotta di Peppe Matto.

            Visitate
le tre cavità si risale al rimboschimento dove si ritrova il sentiero di
raggiungimento.

In teoria in sentiero
prosegue verso il Fosso di San Simone in cui ci si affaccia ma il sisma
dell’ottobre 2016 ha sconvolto il canale con una serie di frane che rende
pericoloso attraversarlo.

Discesa

Si consiglia di ritornare
indietro ripercorrendo lo stesso itinerario per ridiscendere infine per il
Fosso il Vallone fino a Casali per dove si è lasciata l’auto.

Per i più intrepidi ed
esperti escursionisti si può proseguire dal piccolo tratto di rimboschimento risalendo
la sponda sinistra orografica del Fosso di San Simone su ripidissimi pendii rupestri
con tratti quasi verticali fino a giungere all’inizio del fosso sconvolto dal
sisma ed intercettando una traccia di sentiero che conduce ai prati sovrastanti
il rimboschimento situato nel versante opposto dove sono presenti anche delle
vecchie captazioni di acqua ormai in stato di abbandono (Fonte della Vetica
1690 m.).

Dalle sorgenti si risale un
netto sentiero fino a raggiungere la strada Casali – Piani di Pao – Forcella
del Fargno posta 100 metri più in alto in corrispondenza della verticale della
Croce di Monte Rotondo.

Si percorre quindi la
strada in direzione della Forcella del Fargno per circa 200 metri dove
sottostrada si  intercetta un sentiero
che scende verso l’edicola di S. Antonio.

Oppure anche proseguendo
la strada per altri 500 metri superando la verticale della zona denominata La
Banditella e proseguendo fino a Fonte Scentelle posta sottostrada dove si
intercetta lo stesso sentiero per l’Edicola di S. Antonio.

Qui con comodo sentiero a
tornanti si attraversa il rimboschimento a fasce alterne nella zona a monte dei
Campi di Casali fino all’omonima fontana quindi 
per tratturo e successiva comoda strada della Val di Panico si scende al
paese.

GIANLUCA CARRADORINI – FAUSTO SERRANI 9 Novembre 2018

1- Il Fosso Il Vallone con l’inizio del sentiero descritto.
2- La parte iniziale del sentiero descritto sopra alla zona denominata “Le Cute”, alla base delle pareti si aprono le cavità gia descritte in altro itinerario
3- La parte centrale del sentiero descritto sopra alla zona denominata “Le Cute”.
4- La parte finale del sentiero descritto sopra alla zona denominata “Le Cute”, alla base della piccola porzione di rimboschimento si aprono le tre cavità visitate, a sinistra il Fosso di San Simone.
5- Dal sentiero descritto sopra alla zona denominata “Le Cute” si osserva il paese di Casali a destra, ancora in ombra.
6- Il Fosso il Vallone con il rimboschimento a fasce (sentiero di discesa) e sullo sfondo il Pizzo Tre Vescovi
7- La fascia rocciosa posta sopra al piccolo tratto di rimboschimento, in alto a sinistra il Monte Acuto ed il Pizzo Tre Vescovi
8- Il Monte Bove Nord con le “ferite” del terremoto visto dal nucleo di rimboschimento 
9- La Grotta di Peppe Matto, la più ampia delle tre
10- Il tratto terminale del Fosso di San Simone sovrastato dal rimboschimento del versante opposto, a sinistra il Monte Cardosa.
11- La ripidissima risalita della sponda sinistra del Fosso di San Simone fino al suo inizio
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12- 13 L’inizio del Fosso di San Simone
sconvolto da frane e fenditure dal terremoto dell’Ottobre 2016.

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14- Fausto sulla partenza della traccia di sentiero che dalla Fonte della Vetica conduce all’inizio del Fosso di San Simone, in alto a sinistra, ben visibile, il sentiero di ritorno che conduce alla strada Casali – Forcella del Fargno.
15- L’interno ancora ben conservato della captazione di Fonte della Vetica con ancora acqua nelle vasche
16- L’esterno della captazione di Fonte della Vetica degradato e completamente aperto ed abbandonato
17- La parte centrale dell’itinerario visto da Casali di Ussita.
18- La parte finale dell’itinerario con il piccolo nucleo di rimboschimento dove sono presenti le cavità.
19- L’ultimo di tre piccoli di Lupo, probabilmente malato, sorpresi a 50 metri dalle case di Ussita
20- Il tracciato dell’itinerario proposto, visto dal terrazzino dello spalto orientale del Monte Bove nord