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PIZZO BERRO, RISALITA INTEGRALE DELLA CRESTA NORD-EST E VARIANTI DI SALITA

Come per la risalita della cresta sud, anche questo itinerario è inedito anche se meno impegnativo e comunque rivolto solo ad escursionisti esperti che si sanno muovere su terreno molto ripido.

Itinerario aperto il 26 luglio 2016.

            Si risale
integralmente il filo della ripida cresta nord est (anticima nord) del Pizzo
Berro che si innalza nell’alta valle dell’Ambro, da 1600 metri circa del
fondovalle (Casale Rinaldi) fino ai 2259 metri della cima passando per la “anticima
nord”  di quota 2087 m., portando così a
conclusione le salite delle creste più ripide del Pizzo Berro. 

            Sono inoltre
descritte due impegnative varianti di accesso effettuate anni fa che permettono
di raggiungere la cresta di salita da due diverse posizioni intermedie saltando
la prima parte di cresta erbosa.

            La salita
invernale di questa cresta, comprese varianti, non è stata ancora mai
effettuata ma occorre considerare un lunghissimo avvicinamento di almeno 2-3
ore se si parte dalla Pintura di Bolognola passando per Forcella Bassete e la
strada di fondovalle.          

Accesso:

L’itinerario estivo prevede come base di partenza la Forcella del Fargno,  raggiungibile in auto dalla Pintura di Bolognola (tratto stradale sterrato più breve ma più accidentato) o da Casali di Ussita.

1- L’anticima nord di Pizzo Berro vista da Forcella Angagnola, la via di salita è la ripida cresta che sale da sinistra verso la cima.

Avvicinamento percorso integrale:  

Dal parcheggio della
Forcella del Fargno si prende il sentiero in piano (n.1 non segnalato) che passando
di fronte al rifugio conduce al Pizzo Berro – Pizzo Regina passando per la
Forcella Angagnola.

In circa 20 minuti si
raggiunge la Forcella Angagnola con vista verso la cresta nord-est
dell’anticima del Pizzo Berro, oggetto della salita.

Appena giunti alla
forcella si nota che una traccia di sentiero scende nel prato sottostante il
versante est e la si segue.

La traccia si snoda verso
destra a tagliare il pianoro quindi si fa più netta ed inizia a scendere verso
la Valle dell’Ambro.

Con una serie di tornanti
in circa 30 minuti si raggiunge un ghiaione caratterizzato da grandi massi di
roccia rossa caduti dal versante nord del Pizzo Berro, alla base del quale si
nota l’abbandonato Casale Rinaldi.

            Qualche
centinaio di metri prima del casale si nota sulla destra un fontanile (355131,2
E – 4755594,5 N;  1610 m.) ed una traccia
che sale verso le pareti rocciose che lo sovrastano.

Ci si dirige verso un
canalino roccioso che rappresenta la base di partenza del percorso integrale
della cresta nord-est

Descrizione salita percorso
integrale:

            Si
risale con ripide svolte quindi in verticale il ripido canalino erboso
intagliato tra spuntoni rocciosi in direzione della cresta (foto n.2).

Raggiunta la cresta si
risale un iniziale tratto erboso in direzione di una fascia di roccia
sovrastante  che, con un alto torrione, forma
una grotta proprio in corrispondenza della cresta (30 minuti dal fontanile, foto
n. 3-4-5-6).

Si consiglia di
raggiungere la cavità (355098,6 E – 4755403,8 N; 1775 m.) per aver modo di
osservare il verticale panorama della valle dell’Ambro sottostante e verso il
Pizzo Tre Vescovi.

Dalla cavità ci si sposta
verso sinistra costeggiando la fascia rocciosa fino ad un imbuto erboso
caratterizzato da facili saltini rocciosi (foto n.7).

Quindi risalito questo
tratto in verticale ci si sposta a destra su facili roccette per salire sopra
al torrione che forma la cavità appena visitata ed a riprendere il filo di
cresta (foto n. 8-9).

Seguendo sempre la cresta
si raggiunge un lungo costone erboso da dove escono le due varianti descritte
di seguito che risalgono il canalone sottostante, da questo punto la salita è
poi chiaramente in comune.

Si segue fedelmente il costone
che si sposta prima verso sinistra per girare successivamente di nuovo verso
destra ed impennarsi sempre di più man mano che si sale (foto n. 10).

Si consiglia di cercare
di salire sempre il filo di cresta mantenendosi verso destra per avere una
visione completa e ravvicinata sul ripidissimo versante nord del Pizzo Berro
che precipita dapprima con  scivoli
rocciosi e poi con nascoste pareti finali verso la selvaggia alta Valle
dell’Ambro.

Salendo sempre in
verticale senza tracciato verso la “anticima nord” di Pizzo Berro (354677,1 E –
4755136,4 N; 2087 m), in altri 45 minuti  la si raggiunge con un ultimo salto a 60° su
erba molto ripida (foto n. 11).

 Dall’ ”anticima nord” del Pizzo Berro si
intercetta il classico sentiero proveniente dalla Forcella Angagnola che in
circa 15 minuti conduce alla cima di quota 2259 m.

Le immagini riportate
sono una successione cronologica della salita.

Varianti : 

Scendendo da Forcella
Angagnola per il sentiero a tornanti descritto per l’avvicinamento all’attacco
si superano ripidi prati fino a raggiunge un ghiaione caratterizzato da grandi
massi di roccia rossa caduti dal versante nord del Pizzo Berro.

Si lascia il sentiero e
si inizia a traversare nel ghiaione dirigendosi verso la parte centrale delle
pareti caratterizzata da un ampio canalone in parte erboso e fondo caratterizzato
da una lingua di ghiaia continua ben visibile nelle foto n.12 -13 (354936,9 E –
4755437,2 E ; 1715 m).

Raggiunta la lingua di
ghiaia si sale nel suo bordo sinistro e qui si hanno due possibilità, entrambe
piuttosto impegnative per la ripidezza del terreno che in 30 minuti permettono
di raggiungere la cresta di salita, è consigliato procedere in cordata, ci sono
possibilità di ancoraggio con chiodi sulle pareti rocciose:

VARIANTE n.1 : Giunti a
circa metà lingua di ghiaia ci si innalza verso sinistra passando sotto ad una
parete di roccia, si continua la traversata sempre molto esposta,
(consigliabile usare ancoraggi su roccia) verso sinistra a prendere una cengia
in salita che, passando sotto ad una fascia di rocce parallela, permette di raggiungere
la cresta di salita (355065,7 E – 4755316 N; 1795 m).

VARIANTE n.2 : Si risale
tutta la lingua di ghiaia fino alla parete terminale dove si devia nettamente
sulla sinistra per risalire un tratto in forte pendenza con fondo roccioso
alternato ad erba fino alla cresta di salita (355012,6 E – 4755289,2 N; 1860
m).

Discesa:

Dalla cima del Pizzo Berro si
ridiscende per il classico sentiero di salita che ormai è diventato un fossato
a causa dell’enorme flusso di escursionisti e della mancanza più totale di
manutenzione e che inizia dal Rifugio del Fargno passando  per la Forcella Angagnola percorso in
avvicinamento, in un’ora di discesa si raggiunge l’auto.

2- Il ripido canalino erboso che permette di raggiungere la cresta di salita dal fontanile del Casale Rinaldi visibile in alto a destra.
3- Il primo tratto erboso della cresta est del Pizzo Berro, a destra la strada che proviene dal Monte Amandola, a sinistra il Casale Rinaldi.
4- La cavità posta sul primo tratto di cresta, alle spalle il sentiero che dal Casale Rinaldi sale per l’Aia della Regina per poi proseguire verso il Casale delle Murette, descritto nel mio libro “I MIEI MONTI SIBILLINI”
5- Il torrione della cresta che forma la cavità della foto n.4, alle spalle il versante sud-est del Pizzo Tre Vescovi 
6- La prima parte della cresta di salita, sullo sfondo il M. Castel Manardo e a sinistra della cresta il Casale Rinaldi.
7- La risalita dell’imbutino a monte della cavità delle foto n.4-5, sullo sfondo il versante nord del M. Priora o Pizzo Regina con l’inciso canale nord del Pizzo Berro oggetto di facile salita invernale.
8- La risalita di facili roccette per riprendere il filo di cresta sopra al torrione della foto n.4-5.
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9-10  L’ultima
parte più ripida della cresta per arrivare all’anticima nord di Pizzo Berro.

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11- Giunti sotto all’anticima nord di Pizzo Berro.
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12-13 Il versante nord dell’ “anticima nord” del Pizzo Berro con le varianti di salita, viste dal sentiero di discesa da Forcella Angagnola

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14-15 Il versante nord dell’ ”anticima nord” del Pizzo
Berro , versione invernale e autunnale, con l’itinerario di  salita tra luce ed ombra

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16 L’itinerario di salita visto dal sentiero che da Casale Rinaldi sale verso l’Aia della Regina.

GIANLUCA CARRADORINI     – FAUSTO SERRANI – BRUNO BARTOLAZZI       26 LUGLIO 2016

CARTE
SATELLITARI DEL PERCORSO CON:

GIALLO: Percorso di avvicinamento

ROSSO: Percorso proposto

VERDE: Percorso di discesa