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LA “DIRETTISSIMA” ALLA CROCE DI MONTE BOVE.

Itinerario inedito, impegnativo
ma molto entusiasmante, aperto più di venti anni fa, prima dell’istituzione
dell’area protetta per la tutela del Camoscio d’Appennino, e ripercorso più
volte, anche d’inverno.

Via aperta il 17 luglio 2016.

Anche questo itinerario
non è riportato nella bibliografia ufficiale dei Monti Sibillini e  non è stato descritto neppure nelle mie due
pubblicazioni “I MIEI MONTI SIBILLINI”, anno 2011 e “IL FASCINO DEI MONTI
SIBILLINI”, anno 2014 in quanto rimasto dimenticato.

E’ un itinerario che
permette di raggiungere la cima della Croce di Monte Bove per un canale
ghiaioso molto ripido posto nel versante ovest della montagna con una
arrampicata finale su uno stretto canalino roccioso intervallato da cenge
erbose con difficoltà di I° e II° presente invece nel versante nord proprio
sulla verticale della grande croce di vetta pertanto, per la sua salita
completa, sono richieste capacità alpinistiche.

E’ l’itinerario più breve
e diretto per raggiungere la Croce di Monte Bove e per questo motivo, con
i  miei compagni di salita, lo abbiamo
denominato “la Direttissima” alla Croce di Monte Bove.

La salita è compresa
nell’area A di rispetto per la tutela del Camoscio dell’Appennino per cui la
salita descritta, pur non rientrando specificatamente nelle vie di roccia del
Monte Bove, può essere percorsa solo nel periodo che va dal 16 luglio al 31
ottobre previa comunicazione al Collegio Regionale delle Guide Alpine, come
indicato nel D.D. n.384/2014 del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
(reperibile nel sito ufficiale del Parco nazionale).

Pertanto attualmente tale
itinerario non è possibile percorrerlo d’inverno.

Accesso: L’itinerario prevede come base di partenza
il parcheggio dell’Hotel Felicita di Frontignano di Ussita facilmente
raggiungibile in auto.

Descrizione:  

Dall’ampio parcheggio si prende
l’itinerario n.272 che dal fianco sinistro dell’Hotel scende e conduce
all’imbocco della Val di Bove.

            Usciti
dalla pineta e terminato il tratto in piano dell’ampio sentiero ci si immette
in salita verso la Val di Bove.

Dopo circa 100 metri si raggiunge la
base del ghiaione situato a sinistra delle “Quinte”.

            Qui
si lascia il tratturo di salita ed una traccia di sentiero ci conduce verso il
ghiaione, in direzione nord, attraversando gli ultimi lembi della faggeta.

            Seguendo
sempre l’esile traccia si inizia una lunga traversata in quota sempre in
direzione nord fino a raggiungere la base di alcuni torrioni di roccia molto
compatta noti come la “Torre scuola”, della vecchia palestra di arrampicata del
CAI di Macerata (30 minuti).

            Si
superano i torrioni e ci si immette in lieve salita in un altro ampio ghiaione
proprio di fronte all’abitato di Frontignano.

            Qui
la traccia si impenna, gira verso destra, in direzione est, e sale dritta nella
parte laterale sinistra del ghiaione, tra alberi, rocce e ghiaia su pendio
sempre più ripido.

            Dopo
circa 300 metri
di salita su pendio ripido (45 minuti) si raggiunge la strettoia centrale del
canale, in corrispondenza di un pino, l’unico della zona  (foto n.2) .

            Qui
il pendio si impenna e si devia verso sinistra e dopo circa 100 metri si risale una
cresta rocciosa molto panoramica, oltre la quale si scopre l’abitato di Ussita
e le sue frazioni.

            Si
risale il filo di cresta con passaggi su roccia di I° (non obbligatori) e un
successivo pendio erboso

dove si nota anche una traccia di
sentiero che va ignorata e che attraversa un tratto ghiaioso verso destra, in
direzione sud (foto n.6).

Tale traccia può
rappresentare l’eventuale via di raggiungimento della cima della Croce di Monte
Bove qualora non si intende risalire il più impegnativo canalino finale,
infatti essa aggira la barriera rocciosa posta sotto alla cima nel versante
ovest e congiungendosi alla cresta che sale dalle “quinte” conduce alla
facilmente alla cima dove è posta la grande croce.

Risalendo ulteriormente
il pendio erboso verso destra rispetto alla cresta rocciosa, dove è già
visibile la croce di vetta, si raggiunge brevemente la sella della cresta nord
che sale dalla verticale dell’abitato di Calcara di Ussita fino alla cima.

Giunti alla sella si
risale il pendio in direzione della croce 
fino a raggiungere la barriera rocciosa presente nel versante nord della
montagna e a prima vista insuperabile (foto n.8).

 Alla base della barriera rocciosa traversare
con attenzione verso sinistra fino a scoprire il canalino di salita che risulta
nascosto dalla parete stessa e non è visibile se non dalla sua base.

Si è giunti al tratto più
impegnativo e verticale dell’intera “direttissima”.

Si risale il canalino
roccioso di circa 150
metri di dislivello facendo attenzione all’erba
scivolosa ed alle pietre instabili, è consigliabile l’utilizzo del casco.

Il canalino è costituito
da tre salti verticali distinti di circa 30 metri circa ciascuno di
altezza con passaggi su roccia di I° e II° intervallati da cenge erbose che
permettono una comoda sosta.

Il terzo salto è
caratterizzato da uno stretto camino con uscita piuttosto impegnativa.

Terminati i tre salti
rimane un ripido pendio finale con rocce ed erba che conduce proprio alla base
della grande croce della cima.

Le immagini riportate
sono una successione cronologica della salita.

1- Il tratto centrale del ripido canale ghiaioso di salita, alle spalle la frazione di Frontignano di Ussita con il piazzale di partenza in alto a sinistra all’interno della pineta
2- La strettoia nel tratto centrale più ripido del canale di salita con il caratteristico pino
3- la deviazione verso destra a prendere la cresta rocciosa dopo la strettoia del canale
4- La salita della cresta finale (non obbligatoria ma più entusiasmante) prima della sella.
5- L’ultimo tratto della cresta rocciosa, il alto si scopre il Monte Bicco
6- Giunti quasi alla sella si è già in vista della croce di vetta e, nel tratto ghiaioso, si incrocia la traccia di uscita verso destra (da usare solo in caso di difficoltà).
7- La sella della cresta nord, a destra l’abitato di Ussita e le frazioni limitrofe
8- La barriera rocciosa posta nel versante nord della montagna proprio sulla verticale della grande croce di vetta, visibile in alto a destra, il nascosto canalino di salita è indicato dal percorso .
9- Il primo salto roccioso del canalino finale, visto dal basso
10- Il secondo salto roccioso visto dall’alto.
11- Il secondo salto roccioso visto dal basso
12- Il camino che caratterizza il terzo salto roccioso visto dall’alto
13- L’impegnativa uscita del camino finale del terzo salto di roccia
14- L’attacco del terzo salto di roccia visto dal basso, a destra il camino
15 – Il pendio erboso finale poco prima di raggiungere la croce di vetta, al termine delle difficoltà
16- Il versante ovest della Croce di Monte Bove con il percorso di salita in rosso, visto da Frontignano, all’interno del cerchio il pino della strettoia della foto n.2 .
Il percorso in verde è l’itinerario di discesa
17- Il versante nord della Croce di Monte Bove visto dalla strada
Ussita-Frontignano
con l’ultimo tratto di salita, il canalino roccioso con
i tre distinti salti.

Discesa:

            Giunti
alla cima della Croce di Monte Bove si percorre l’itinerario n.270 in direzione
di Monte Bove Nord fino a raggiungere la sella tra le due cime.

Quindi per evidente
sentiero a destra si scende verso la Val di Bove e la fonte dove, più avanti
verso valle, si intercetta il sentiero che scende dalla Val di Bove e,
congiungendosi all’itinerario di salita, riporta il circa un’ora e mezza
all’auto.

GIANLUCA CARRADORINI – BRUNO BARTOLAZZI -FAUSTO SERRANI                        17 LUGLIO 2016

Autorizzazione per la salita

PIANTA SATELLITARE DEL PERCORSO

PERCORSO ROSSO: ITINERARIO PROPOSTO

PERCORSO VERDE DISCESA